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Assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità: le FAQ

lentepubblica.it • 17 Novembre 2023

semplificazioni-amministrative-novita-disabilitaSono disponibili adesso le FAQ relative al Fondo 2023 in favore dei comuni dedicato all’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità.


Questo fondo è disciplinato dal decreto del Ministro dell’Interno e del Ministro per le Disabilità, in collaborazione con il Ministro dell’Istruzione e del Merito e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, datato 24 agosto 2023.

Le risposte alle domande più comuni riguardano, in particolare, le modalità di utilizzo, monitoraggio e rendicontazione di queste risorse molto importanti, destinate all’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità.

Assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità

Il Decreto del 24 agosto 2023 prevede l’allocazione e la distribuzione delle risorse destinate ai Comuni per l’anno 2023, aggiuntive rispetto ai 100 milioni già annualmente previsti ed erogati con il Decreto del 10 agosto 2023 per i servizi destinati agli alunni delle scuole superiori da Regioni, Città metropolitane e Province.

Si sottolinea che la figura dell’assistente per l’autonomia e la comunicazione, responsabile dell’integrazione scolastica, deve essere fornita dai Comuni per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, come stabilito dall’articolo 139 del Decreto Legislativo 112/1998.

È importante notare che, ferma restando l’effettivo utilizzo per il servizio cui le risorse sono destinate, il contributo statale può essere impiegato per il “potenziamento” del servizio, includendo l’incremento quantitativo, la qualificazione e miglioramenti organizzativi e logistici.

Le risorse in questione costituiscono un contributo dello Stato alla spesa che i Comuni già affrontano ordinariamente per fornire il servizio previsto dalla legge 104/1992, una funzione obbligatoria non nuova per i Comuni. Il decreto ministeriale non introduce innovazioni rispetto a questa disciplina: se il servizio non era precedentemente fornito dal Comune, dovrà essere istituito in conformità agli obblighi di legge. Se il servizio era già disponibile, il Comune può utilizzare le risorse per potenziarlo.

Il riparto è infine calcolato in modo aritmetico in base al numero degli studenti con disabilità iscritti nelle scuole statali dell’infanzia, primaria e secondaria di I grado di ciascun Comune nell’anno scolastico 2022/2023, secondo i dati comunicati dal Ministero dell’Istruzione. Finché il monitoraggio non sarà completato, non sarà possibile utilizzare i dati effettivi della domanda del servizio, poiché tali dati non sono attualmente disponibili. Come negli anni precedenti, il criterio non tiene conto del Comune di residenza degli studenti, ma della localizzazione dell’istituto scolastico presso il quale lo studente risulta iscritto.

Il documento completo con tutte le FAQ

Potete consultarlo qui.

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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